I misuratori per carta, di cui molti di essi sono di recente invenzione, funzionano grazie all'uso di schede e centraline elettroniche. Il materiale più importante utilizzato nell'elettronica è senza dubbio il silicio: transistor, diodi, circuiti integrati sono tutti costruiti partendo da un pezzo di silicio. Esso fu scoperto nei primi anni dell'Ottocento, e fu utilizzato per la prima volta nel 1947 dagli scienziati Brattain, Bardeen e Shockley per la realizzazione del primo transistor della storia.
I supporti per gli strumenti sono spesso di acciaio, un metallo che l'inglese Henry Bessemer nel 1885 riuscì a produrre con un metodo semplice. Il suo procedimento consisteva nel soffiare attraverso la ghisa fusa forti correnti di aria conseguendo la combustione delle sostanze che accompagnavano l'acciaio, quali il carbonio, il silicio, il manganese, ecc.
Nei termometri per carta veniva utilizzato il mercurio, sostanza al momento proibita al commercio poiché l'avvelenamento da tale sostanza comporta, tra i vari sintomi, perdita del coordinamento muscolare, disordine mentale, debolezza visivo/uditiva, paresi e addirittura la morte.
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| Un "wafer" di silicio |
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